Il prezioso strumento musicale potrebbe trovarsi oggi in Francia. La persona che ne è in possesso ha incaricatoun’avvocata di ricostruire il suo percorso per capire se la proprietà è legittima.

DAL NOSTRO CORRISPONDENTE PARIGI Seicento violini Stradivari, fabbricati dal celebre liutaio di Cremona morto nel 1737, sono repertoriati nel mondo. Solo 26 di questi, vere opere d’arte, hanno un soprannome come lo Stradivari «Lauterbach», dal nome del virtuoso tedesco che fu tra i primi a suonarlo.

Oggi il Lauterbach è oggetto di una complessa ricerca tra Polonia e Francia per capire chi sia il legittimo proprietario, che potrebbe a quel punto metterlo in vendita. Un analogo strumento è stato aggiudicato all’asta il 9 giugno scorso a New York per 15,3 milioni di dollari, avvicinandosi al record assoluto di 15,9 milioni di dollari.

Il Lauterbach, costruito da Stradivari nel 1719 e valutato oggi almeno 10 milioni di dollari, potrebbe trovarsi oggi in Francia, sostiene il Parisien che gli dedica una lunga inchiesta. La persona che si trova in suo possesso, la cui identità rimane per adesso riservata, ha contattato l’avvocata Corinne Hershkovitch di Parigi, specialista mondiale della restituzione delle opere trafugate. Nel 2017 Hershkovitc ha fondato con Pacale Bernheim

l’associazione «Musique & Spoliations» e adesso indaga sul violino di cui si erano perse le tracce quasi 80 annifa. Molti dipinti trafugati dai nazisti sono stati restituiti agli eredi dei proprietari negli ultimi anni. Per esempio il «Roseti sotto gli alberi» di Klimt che dopo molti passaggi nel 1980 era finito nella collezione del Museo d’Orsay e che è stato riconsegnato alla famiglia ebrea di provenienza. Ma è la prima volta che Corinne Herhkovitche

Pascale Bernheim si occupano di uno strumento musicale.

In questi giorni le due legali si trovano a Varsavia, per condurre ricerche al Museo Nazionale dove il Lauterbach si trovava nel 1944 prima che i nazisti lo rubassero, nella speranza di ricostruire tutto il percorso che lo ha portato adesso nelle mani del loro cliente. In gioco c’è la possibilità che chi ne è entrato in possesso possa davvero goderne: per rivenderlo o, come sperano gli appassionati, comunque permettere che venga di nuovo suonato.